SOSTEGNO ALLE IMPRESE E ALL’ECONOMIA
SOSTEGNO ALLE IMPRESE E ALL’ECONOMIA *
Il decreto introduce misure di sostegno alle imprese e agli altri operatori economici con partita Iva, compresi
artigiani, lavoratori autonomi e professionisti colpiti dall’emergenza sanitaria. Tra le principali misure:
• un contributo a fondo perduto a favore dei soggetti esercenti attività d’impresa e di lavoro autonomo,
titolari di partita Iva, comprese le imprese esercenti attività agricola o commerciale, anche se svolte in
forma di impresa cooperativa, con fatturato nell’ultimo periodo d’imposta inferiore a 5 milioni di euro. Il
contributo spetta se l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 è stato inferiore
ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019. Per i soggetti che
hanno iniziato l’attività a partire dal 1° gennaio 2019, il contributo spetta anche in assenza del requisito
del calo di fatturato/corrispettivi. L’ammontare del contributo è determinato in percentuale rispetto alla
differenza riscontrata, come segue: 20% per i soggetti con ricavi o compensi non superiori a
quattrocentomila euro nell’ultimo periodo d’imposta; 15% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a
quattrocentomila euro e fino a un milione di euro nell’ultimo periodo d’imposta; 10% per i soggetti con
ricavi o compensi superiori a un milione di euro e fino a cinque milioni di euro nell’ultimo periodo
d’imposta.
Il contributo non concorrerà alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi e sarà erogato,
nella seconda metà di giugno, dall’Agenzia delle entrate mediante accreditamento diretto in conto corrente
bancario o postale intestato al beneficiario;
• l’esenzione dal versamento del saldo dell’IRAP dovuta per il 2019 e della prima rata, pari al 40
%, dell’acconto dell’IRAP dovuta per il 2020 per le imprese con un volume di ricavi compresi tra 0 e
250 milioni e i lavoratori autonomi con un corrispondente volume di compensi. Rimane fermo l’obbligo di
versamento degli acconti per il periodo di imposta 2019;
•per i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, che abbiano subito nei mesi di marzo,
aprile e maggio una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 50% rispetto allo stesso
mese del periodo d’imposta precedente, si istituisce un credito d’imposta nella misura del 60%
dell’ammontare mensile del canone di locazione di immobili a uso non abitativo destinati allo
svolgimento dell’attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico o all’esercizio
abituale e professionale dell’attività di lavoro autonomo. Il credito spetta ai soggetti con ricavi o compensi
non superiori a 5 milioni di euro nel periodo d’imposta precedente. Alle strutture alberghiere spetta
indipendentemente dal volume di affari registrato nel periodo d’imposta precedente. In caso di contratti
di servizi a prestazioni complesse o di affitto d’azienda, comprensivi di almeno un immobile a uso non
abitativo destinato allo svolgimento dell’attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, di
interesse turistico o all’esercizio abituale e professionale dell’attività di lavoro autonomo, il credito
d’imposta spetta nella misura del 30% dei relativi canoni. Tale credito d’imposta è utilizzabile nella
dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di sostenimento della spesa ovvero in
compensazione, successivamente all’avvenuto pagamento dei canoni, e non concorre alla formazione
del reddito ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini dell’imposta regionale sulle
attività produttive. Può essere ceduto al locatore o al concedente o ad altri soggetti, compresi istituti di
credito e altri intermediari finanziari;
• l’abolizione del versamento della prima rata dell’IMU, quota-Stato e quota-Comune in scadenza
alla data del 16 giugno 2020 per i possessori di immobili classificati nella categoria catastale D/2, vale
a dire alberghi e pensioni, a condizione che i possessori degli stessi siano anche gestori delle attività ivivolte. La norma prevede la stessa agevolazione per gli stabilimenti balneari, marittimi, lacuali e fluviali;
• la riduzione della spesa sostenuta dalle utenze elettriche connesse in bassa tensione diverse
dagli usi domestici, con riferimento alle voci della bolletta identificate come “trasporto e gestione del
contatore” e “oneri generali di sistema”. L’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente ridetermina,
senza aggravi tariffari per le utenze interessate e in via transitoria e nel rispetto del tetto di spesa, le
tariffe di distribuzione e di misura dell’energia elettrica nonchè le componenti a copertura degli oneri
generali di sistema, per i mesi di maggio, giugno e luglio 2020;
• il rafforzamento patrimoniale delle piccole e medie imprese, con la previsione della detraibilità per
le persone fisiche e della deducibilità per quelle giuridiche, per il 2020, del 20% della somma investita
dal contribuente nel capitale sociale di una o più società per azioni, in accomandita per azioni, a
responsabilità limitata, anche semplificata, cooperativa, che non operino nel settore bancario, finanziario
o assicurativo. L’investimento massimo detraibile/deducibile non può eccedere l’importo di euro
2.000.000. L’ammontare, in tutto o in parte, non detraibile/deducibile nel periodo d’imposta di riferimento
può essere portato in detrazione dall’imposta sul reddito delle persone fisiche nei periodi d’imposta
successivi, ma non oltre il terzo. Alle stesse società è riconosciuto, a seguito dell’approvazione del
bilancio per l’esercizio 2020, un credito d’imposta pari al 50% delle perdite eccedenti il 10% del
patrimonio netto fino a concorrenza del 30% dell’aumento di capitale e comunque nei limiti previsti dal
decreto (con un tetto massimo di 800.000 euro). La distribuzione di riserve prima del 1 gennaio 2024 da
parte della società comporta la decadenza dal beneficio per il contribuente che ha sottoscritto l’aumento
di capitale e per la società stessa e l’obbligo per tutti i beneficiari di restituire gli importi, unitamente agli
interessi legali;
• ulteriori norme per semplificare e velocizzare le operazioni di raccolta di capitali di rischio mediante
aumenti di capitale delle società;
• l’autorizzazione a Cassa depositi e prestiti Spa (CDP) alla costituzione di un patrimonio destinato,
denominato “Patrimonio Rilancio”, a cui sono apportati beni e rapporti giuridici dal Ministero
dell’economia e delle finanze, che potrà essere articolato in comparti e le cui risorse saranno impiegate
per il sostegno e il rilancio del sistema economico produttivo italiano, nel rispetto del quadro normativo
dell’Unione europea sugli aiuti di Stato adottato per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-
19 o a condizioni di mercato. Gli interventi avranno ad oggetto società per azioni, anche con azioni
quotate in mercati regolamentati, comprese quelle costituite in forma cooperativa, che hanno sede legale
in Italia, non operano nel settore bancario, finanziario o assicurativo e presentano un fatturato annuo
superiore a cinquanta milioni di euro. I requisiti di accesso, le condizioni, criteri e modalità degli interventi
saranno definiti con DPCM, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, sentito il Ministro
dello sviluppo economico. CDP potrà utilizzare il patrimonio destinato per effettuare ogni forma di
investimento, comunque di carattere temporaneo, ivi inclusi la concessione di finanziamenti e garanzie,
la sottoscrizione di strumenti finanziari e l’assunzione di partecipazioni sul mercato primario e
secondario, in via preferenziale mediante sottoscrizione di prestiti obbligazionari convertibili, la
partecipazione ad aumenti di capitale, l’acquisto di azioni quotate sul mercato secondario in caso di
operazioni strategiche. Per il finanziamento delle attività del patrimonio destinato o di singoli comparti è
consentita l’emissione di titoli obbligazionari o altri strumenti finanziari di debito;
• l’istituzione del “Fondo Patrimonio PMI”, la cui gestione sarà affidata all’Agenzia nazionale per
l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa Spa – Invitalia. Il fondo sarà finalizzato a
sottoscrivere, entro il 31 dicembre, strumenti finanziari partecipativi, emessi dalle società già indicate al
punto precedente;
• ulteriori misure di rafforzamento dell’azione di recupero di aziende in crisi e potenziamento delle
strutture di supporto per le crisi di impresa e per la politica industriale;
• la costituzione, presso il Ministero dello sviluppo economico, del “Fondo per la salvaguardia dei
livelli occupazionali e la prosecuzione dell’attività d’impresa”, con una dotazione di 100 milioni di
euro per l’anno 2020 e l’incremento delle dotazioni del fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle
abitazioni in locazione, del fondo a copertura delle garanzie concesse alle piccole e medie imprese,
dell’Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare) per le garanzie alle PMI del settore agroalimentare,
del fondo garanzia mutui prima casa, del fondo per l’acquisto di autoveicoli a basse
emissioni di Co2, del fondo di promozione integrata istituito dal decreto “cura Italia”, del fondo 394/81 per
l’internazionalizzazione delle PMI, con l’ulteriore costituzione di un fondo di garanzia volto a sollevare le
piccole medie imprese che attingono ai crediti per l’internazionalizzazione dai costi e dagli oneri amministrativi derivanti dall’esigenza di fornire fideiussioni bancarie e assicurative per parte dei crediti
ottenuti;
• la costituzione, presso il Ministero dello sviluppo economico, di un “Fondo per il trasferimento
tecnologico”, finalizzato alla promozione di iniziative e investimenti utili alla valorizzazione e all’utilizzo
dei risultati della ricerca presso le imprese operanti sul territorio nazionale, con particolare riferimento
alle start-up innovative;
• ulteriori norme volte a rafforzare il sostegno pubblico alla nascita e allo sviluppo delle start-up
innovative, agendo nell’ambito della misura “Smart&Start Italia”; la previsione che le regioni e le
provincie autonome, gli altri enti territoriali, le Camere di commercio possono adottare misure di aiuto
dirette, a valere sulle proprie risorse, fino a un importo di 800.000 euro per impresa, concesse sotto
forma di sovvenzioni dirette, agevolazioni fiscali e di pagamento o in altre forme, quali anticipi
rimborsabili, garanzie, prestiti e partecipazioni. Gli aiuti non possono superare l’importo di 120.000 euro
per ogni impresa attiva nel settore della pesca e dell’acquacoltura e 100.000 euro per ogni impresa
attiva nella settore della produzione primaria di prodotti agricoli. Gli stessi enti possono concedere
garanzie riguardo sia ai prestiti per gli investimenti sia ai prestiti per il capitale di esercizio a favore delle
imprese, in modo diretto o attraverso banche o altri soggetti abilitati all’esercizio del credito, o ancora,
aiuti sotto forma di tassi d’interesse agevolati per i prestiti alle imprese, aiuti per la ricerca e lo sviluppo in
materia di COVID-19, per gli investimenti per le infrastrutture di prova e upscaling, agli investimenti per
la produzione di prodotti connessi al COVID-19, aiuti sotto forma di sovvenzioni per il pagamento dei
salari dei dipendenti per evitare i licenziamenti durante la pandemia di COVID-19.
TUTELA DEI LAVORATORI E CONCILIAZIONE LAVORO/FAMIGLIA
Tra le principali misure di sostegno ai lavoratori e per la conciliazione lavoro/famiglia, l’introduzione o la
riconferma di diversi tipi di indennità di sostegno al reddito:
• ai liberi professionisti e ai collaboratori coordinati continuativi (co.co.co) già beneficiari per il mese di
marzo dell’indennità pari a 600 euro, viene automaticamente erogata un’indennità di pari importo anche
per il mese di aprile 2020;
• ai liberi professionisti iscritti alla gestione separata INPS, non titolari di pensione e non iscritti ad altre
forme previdenziali obbligatorie, che abbiano subito comprovate perdite (riduzione di almeno il 33% del
reddito del secondo bimestre 2020 rispetto a quello del secondo bimestre 2019), è riconosciuta una
indennità per il mese di maggio 2020 pari a 1000 euro;
• ai lavoratori titolari di rapporti di co.co.co. iscritti alla gestione separata INPS non titolari di pensione e
non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, aventi specifici requisiti, è riconosciuta un’indennità
per il mese di maggio 2020 pari a 1000 euro;
• ai lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Assicurazione generale obbligatoria (AGO) già
beneficiari per il mese di marzo 2020 dell’indennità pari a 600 euro viene erogata un’indennità di pari
importo anche per il mese di aprile 2020;
• ai lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali già beneficiari per il mese di marzo 2020
dell’indennità pari a 600 euro viene erogata un’indennità di pari importo anche per il mese di aprile 2020.
La medesima indennità è riconosciuta ai lavoratori in somministrazione, impiegati presso imprese
utilizzatrici operanti nei medesimi settori a determinate condizioni;
• l’innalzamento a diciotto settimane della durata massima del trattamento ordinario di
integrazione salariale per le aziende che si trovano già in cassa integrazione straordinaria,
nonchè del trattamento di integrazione salariale in deroga; lo stanziamento di risorse a copertura
della eventuale necessità di un ulteriore finanziamento delle misure di integrazione salariale, prevedendo
anche la possibilità di estendere il periodo massimo di durata dei trattamenti per un massimo di quattro
settimane fruibili dal 1 settembre al 31 ottobre 2020;
• misure di semplificazione in materia di ammortizzatori sociali, consentendo ai datori di lavoro che
non anticipano i relativi trattamenti, di richiedere il pagamento diretto della prestazione da parte
dell’INPS;
• si estende al 31 luglio 2020 il termine sino al quale il periodo trascorso in quarantena con sorveglianza
sanitaria attiva dei lavoratori dipendenti del settore privato è equiparato a malattia ai fini del trattamento
economico;
• si estende a cinque mesi il termine previsto dal decreto-legge “cura Italia” entro il quale sono vietati i
licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo e quelli collettivi e sono sospese le
procedure in corso;
• si istituisce, presso il Ministero dell’economia e delle finanze, del Fondo di garanzia per l’accesso
all’anticipazione dei trattamenti di integrazione salariale, allo scopo di dare piena attuazione alla
Convenzione in tema di anticipazione sociale in favore dei lavoratori destinatari dei trattamenti di
integrazione al reddito, stipulata il 30 marzo 2020 tra l’Associazione bancaria italiana (ABI) e le parti
sociali;
• si modifica il trattamento ordinario di integrazione salariale e all’assegno ordinario, con la previsione
che i datori di lavoro che nell’anno 2020 sospendono o riducono l’attività lavorativa per eventi
riconducibili all’emergenza epidemiologica possano presentare domanda di concessione del trattamento
ordinario di integrazione salariale o di accesso all’assegno ordinario con causale “emergenza COVID-
19”, per una durata massima di nove settimane per periodi decorrenti dal 23 febbraio 2020 al 31 agosto
2020, incrementate di ulteriori cinque settimane nel medesimo periodo per i soli datori di lavoro che
abbiamo interamente fruito il periodo precedentemente concesso fino alla durata massima di nove
settimane. È riconosciuto anche un eventuale ulteriore periodo di durata massima di quattro settimane di
trattamento per periodi decorrenti dal 1 settembre 2020 al 31 ottobre 2020. Ai beneficiari di assegno
ordinario spetta anche l’assegno per il nucleo familiare. Viene reintrodotto l’obbligo per i datori di lavoro
di svolgere la procedura di informazione, la consultazione e l’esame congiunto, con le organizzazioni
sindacali, anche in via telematica, entro i tre giorni successivi a quello della comunicazione preventiva;
• si prevedono specifiche norme per lo svolgimento in sicurezza delle attività produttive e
commerciali, prevedendo la sorveglianza sanitaria eccezionale dei lavoratori maggiormente esposti a
rischio di contagio, in ragione dell’età o della condizione di rischio derivante da immunodepressione,
anche da patologia COVID-19, o da esiti di patologie oncologiche o dallo svolgimento di terapie salvavita
o comunque da comorbilità che possono caratterizzare una maggiore rischiosità;
MISURE DI INCENTIVO E SEMPLIFICAZIONE FISCALE
Sul fronte fiscale, tra l’altro, si prevede:
• cancellazione clausole IVA: soppresse definitivamente a partire dal 1 gennaio del 2021, le cosiddette
“clausole di salvaguardia” che prevedono aumenti automatici delle aliquote IVA e delle accise su alcuni
prodotti carburanti;
• detrazione nella misura del 110% delle spese sostenute tra il 1 luglio 2020 e il 31 dicembre 2021
per specifici interventi volti ad incrementare l’efficienza energetica degli edifici (ecobonus), la
riduzione del rischio sismico (sismabonus) e per interventi ad essi connessi relativi
all’installazione di impianti fotovoltaici e colonnine per la ricarica di veicoli elettrici. Per tali
interventi – come per altre detrazioni in materia edilizia specificamente individuate – in luogo della
detrazione, il contribuente potrà optare per un contributo sotto forma di sconto in fattura da parte del
fornitore, che potrà recuperarlo sotto forma di credito di imposta cedibile ad altri soggetti, comprese
banche e intermediari finanziari, o per la trasformazione in un credito di imposta;
• credito d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro: è previsto un credito di imposta
dell’60% delle spese sostenute nel 2020 per la riapertura in sicurezza degli esercizi aperti al pubblico,
nei limiti di 80.000 euro per beneficiario;
• credito d’imposta per la sanificazione degli ambienti di lavoro: ai soggetti esercenti attività
d’impresa, arte o professione, alle associazioni, alle fondazioni e agli altri enti privati, compresi gli enti
del terzo del settore, viene riconosciuto un credito d’imposta in misura pari al 60 % delle spese
sostenute nel 2020. Il credito d’imposta spetta fino a un massimo di 60.000 euro per ciascun
beneficiario;
• compensazioni fiscali: a decorrere dall’anno 2020, il limite per la compensazione orizzontale è
elevato da 700 mila a 1 milione di euro;
• riduzione IVA dei beni necessari al contenimento e gestione dell’epidemia: dal 22% al 5% su beni
e dispositivi medici e di protezione individuale come ventilatori polmonari, mascherine e altri presidi per
la sicurezza dei lavoratori. Fino al 31 dicembre 2020, la vendita degli stessi beni è totalmente esentata
dall’Iva;
• incentivi per gli investimenti nell’economia reale: potenziata la capacità dei piani di risparmio a
lungo termine (PIR) di convogliare risparmio privato verso il mondo delle imprese, affinchè l’investimento
di specifici pir sia diretto, per oltre il 70% del valore complessivo del piano, a beneficio di pmi non
quotate sul Ftse Mib e Ftse Mid;
• versamenti sospesi fino a settembre: prorogato dal 30 giugno 2020 al 16 settembre 2020 il termine
per i versamenti di imposte e contributi, già sospesi per i mesi di marzo, aprile e maggio. I versamenti
potranno essere effettuati in unica soluzione o rateizzati;
• sospesi pignoramenti su stipendi e pensioni: fino al 31 agosto 2020 sono sospesi i pignoramenti su
stipendi, salari e pensioni effettuati dall’agente della riscossione;
• sospensione pagamenti per avvisi bonari e avvisi di accertamento: per i pagamenti in scadenza
tra l’8 marzo e il giorno antecedente all’entrata in vigore del decreto, i versamenti potranno essere
effettuati entro il 16 settembre;
•sospensione della compensazione tra credito imposta e debito iscritto a ruolo: si consente di
effettuare i rimborsi nei confronti di tutti i contribuenti senza applicare la procedura di compensazione
con i debiti iscritti a ruolo;
• proroga termini per notifiche atti: gli atti per i quali i termini di decadenza scadono tra il 9 marzo
2020 ed il 31 dicembre 2020, sono notificati non prima del 1 gennaio 2021 e fino al 31 dicembre 2021;
• proroga rideterminazione del costo di acquisto di terreni e partecipazioni: la disposizione prevede
la possibilità di rivalutare le partecipazioni non negoziate ed i terreni posseduti al 1 luglio 2020. Le
aliquote dell’imposta sostitutiva sono stabilite nella misura dell’11%;
• rinvio procedura automatizzata di liquidazione dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche:
rinviata al 1 gennaio 2021 l’applicazione della procedura di integrazione da parte dell’agenzia delle
entrate dell’imposta di bollo dovuta sulle fatture elettroniche inviate tramite il sistema di interscambio che
non recano l’annotazione di assolvimento dell’imposta;
•rinvio dell’entrata in vigore di plastic tax e sugar tax al 1 gennaio 2021;
•rinvio della lotteria degli scontrini e dell’obbligo del registratore telematico al 1 gennaio 2021;
•modifiche alla disciplina degli indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa) per i periodi di imposta
2020.
MISURE PER LA TUTELA DEL CREDITO E DEL RISPARMIO
Al fine di evitare o porre rimedio a una grave perturbazione dell’economia e preservare la stabilità finanziaria,
il Ministero dell’economia e delle finanze è autorizzato, nei sei mesi successivi all’entrata in vigore del
decreto, a concedere la garanzia dello Stato su passività delle banche aventi sede legale in Italia, nel
rispetto della disciplina europea in materia di aiuti di Stato, fino a un valore nominale di 15 miliardi di euro.
Inoltre, al fine di assicurare l’ordinato svolgimento delle eventuali procedure di liquidazione coatta
amministrativa delle banche diverse da quelle di credito cooperativo, con attività totali di valore pari o
inferiore a 5 miliardi di euro, il Ministro dell’economia e delle finanze è autorizzato a concedere il sostegno
pubblico alle operazioni di trasferimento a una banca acquirente di attività e passività, di azienda, rami
d’azienda nonchè di beni e rapporti giuridici individuabili in blocco della banca in liquidazione coatta
amministrativa, nelle forme specificate dal decreto. Il Ministro dell’economia e delle finanze, sulla base degli
elementi forniti dalla Banca d’Italia, presenta alla Commissione europea una relazione annuale sul
funzionamento del regime di aiuti di Stato previsto.
MISURE PER LE INFRASTRUTTURE E I TRASPORTI
Queste le principali misure previste nel settore delle infrastrutture e dei trasporti:
• riduzione a favore di tutte le imprese ferroviarie di trasporto passeggeri e merci operanti
sull’infrastruttura ferroviaria nazionale, di una quota parte del canone di accesso all’infrastruttura;
• si istituisce presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti un fondo finalizzato a ristorare gli
operatori aerei con basi in Italia per la riduzione del traffico determinata dalle misure di prevenzione e
contenimento del virus COVID-19;
• al fine di sostenere il settore del trasporto pubblico locale e regionale di passeggeri oggetto di obbligo
di servizio pubblico a seguito degli effetti negativi derivanti dall’emergenza epidemiologica da COVID-19,
è istituito presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti un fondo destinato a compensare la
riduzione dei ricavi tariffari relativi ai passeggeri nel periodo dal 23 febbraio 2020 al 31 dicembre 2020
rispetto alla media dei ricavi tariffari relativa ai passeggeri registrata nel medesimo periodo del
precedente biennio;
• per incentivare forme di mobilità sostenibile alternative al trasporto pubblico locale che garantiscano il
diritto alla mobilità delle persone nelle aree urbane a fronte delle limitazioni al trasporto pubblico locale
operate dagli enti locali per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19 si prevede che il
“Programma sperimentale buono mobilità” incentivi forme di mobilità sostenibile alternative al
trasporto pubblico locale. In particolare, ai residenti maggiorenni nei capoluoghi di Regione, nelle Città
metropolitane, nei capoluoghi di Provincia e nei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti è
riconosciuto un “buono mobilità”, pari al 60 % della spesa sostenuta e comunque non superiore a euro
500, a partire dal 4 maggio 2020 e fino al 31 dicembre 2020, per l’acquisto di biciclette, anche a pedalata
assistita, nonchè di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica, quali
segway, hoverboard, monopattini e monowheel ovvero per l’utilizzo dei servizi di mobilità condivisa a
uso individuale esclusi quelli mediante autovetture. Tale “buono mobilità” può essere richiesto per una
sola volta ed esclusivamente per una delle destinazioni d’uso previste. Al riguardo, si prevede lo
stanziamento di ulteriori 50 milioni di euro per l’anno 2020, per un totale di 120 milioni di euro per tale
annualità. Per gli anni 2021 e seguenti il Programma incentiva il trasporto pubblico locale e regionale e
forme di mobilità sostenibile ad esso integrative a fronte della rottamazione di autoveicoli e motocicli
altamente inquinanti. Si prevede che il buono venga riconosciuto per la rottamazione della tipologia di
autovetture e di motocicli indicati dal 1 gennaio al 31 dicembre 2020; tale buono può essere impiegato
anche per l’acquisto di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica quali
segway, hoverboard, monopattini e monowheel
• inoltre, il decreto amplia la normativa vigente che prevede il finanziamento di progetti per la creazione,
il prolungamento, l’ammodernamento e la messa a norma di corsie riservate per il trasporto pubblico
locale, ricomprendendo anche le piste ciclabili
• viene introdotto il rimborso dei costi sostenuti per l’acquisto di abbonamenti di viaggio per
servizi ferroviari e di trasporto pubblico dai viaggiatori pendolari. Possono accedere alla richiesta
di ristoro i possessori di un abbonamento ferroviario o di trasporto pubblico locale in corso di validità
durante il periodo interessato dalle misure governative e non hanno potuto utilizzare, del tutto o in parte,
il titolo di viaggio. Il rimborso può avvenire mediante l’emissione di un voucher o il prolungamento della
durata dell’abbonamento;
• al fine di assicurare un adeguato sostegno di natura mutualistica alle imprese del settore
autotrasporto, si prevede un incremento di 20 milioni di euro, per l’anno 2020, del fondo finalizzato alla
copertura della riduzione compensata dei pedaggi autostradali.
ENTI LOCALI: DEBITI PA
• si istituisce nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze un fondo, con una
dotazione di 12 miliardi di euro, destinato a concedere anticipazioni a regioni, province autonome
ed enti locali, che si trovino in uno stato di carenza di liquidità, al fine di far fronte al pagamento dei
propri debiti di carattere commerciale certi, liquidi ed esigibili. Il fondo sarà articolato in due sezioni, una
destinata ad assicurare la liquidità per il pagamento dei debiti certi, liquidi ed esigibili degli enti locali e
delle regioni e province autonome per debiti diversi da quelli finanziari e sanitari, l’altra per assicurare la
liquidità a regioni e province autonome per il pagamento dei debiti degli enti del Servizio Sanitario
Nazionale. La gestione delle due sezioni del Fondo è affidata alla Cassa depositi e prestiti, sulla base di
una convenzione da stipulare tra il Ministero e la Cassa entro 10 giorni dall’entrata in vigore del decreto.
SOSTEGNO AL TURISMO
• Tax credit vacanze: per il 2020 è riconosciuto un credito alle famiglie con un Isee non superiore a
40.000 euro, un credito, relativo al periodo d’imposta 2020, per i pagamenti legati alla fruizione dei
servizi offerti in ambito nazionale dalle imprese turistico ricettive dagli agriturismi e dai
bed&breakfast. Il credito, utilizzabile da un solo componente per ciascun nucleo familiare, è pari a 500
euro per ogni nucleo familiare con figlio a carico, a 300 euro per i nuclei familiari composti da due
persone e a 150 euro per quelli composti da una sola persona;
• fondo turismo: per sostenere il settore turistico con operazioni di mercato, è istituito un fondo con una
dotazione di 50 milioni di euro il 2020, finalizzato alla sottoscrizione di quote o azioni di organismi di
investimento collettivo del risparmio e fondi di investimento, gestiti da società di gestione del risparmio,
in funzione di acquisto, ristrutturazione e valorizzazione di immobili destinati ad attività turistico-ricettive;
• promozione turistica in Italia: per favorire la ripresa dei flussi turistici in ambito nazionale, è istituito il
“Fondo per la promozione del turismo in Italia”, con una dotazione di 30 milioni di euro per l’anno 2020;
• ulteriori misure di sostegno per il settore turistico: è istituito un fondo con una dotazione di 50 milioni di
euro per il 2020 per la concessione di contributi in favore delle imprese turistico ricettive, delle
aziende termali e degli stabilimenti balneari, come concorso nelle spese di sanificazione e di
adeguamento conseguente alle misure di contenimento contro la diffusione del COVID-19.
MISURE PER L’ISTRUZIONE E LA CULTURA
• Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali: è istituito un Fondo con una dotazione di 225 milioni di
euro, destinato al sostegno delle librerie, dell’intera filiera dell’editoria, nonchè dei musei e degli altri
istituti e luoghi della cultura. Per assicurare il funzionamento dei musei e dei luoghi della cultura, tenuto
conto delle mancate entrate causate dall’emergenza, è autorizzata la spesa di 100 milioni di euro per il
2020.
MISURE PER L’EDITORIA E LE EDICOLE
Al fine di sostenere l’offerta informativa online in coincidenza con l’emergenza sanitaria sono previste varie
misure, tra le quali:
• limitatamente all’anno 2020, l’innalzamento del credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari
al 50%;
• al fine di garantire il pagamento entro i termini di legge del rateo del contributo all’editoria in favore delle
imprese beneficiarie, la verifica della regolarità previdenziale e fiscale prevista per il primo pagamento è
cancellata. La verifica rimane invece operativa per in previsione del saldo del contributo;
• in via straordinaria per l’anno 2020, un credito d’imposta dell’8% della spesa sostenuta nell’anno 2019
per l’acquisto della carta utilizzata per la stampa di libri e giornali;
• a titolo di sostegno economico per gli oneri straordinari sostenuti per lo svolgimento dell’attività durante
l’emergenza sanitaria, alle persone fisiche esercenti punti vendita esclusivi per la rivendita di giornali e
riviste (edicolanti), non titolari di redditi da lavoro dipendente o pensione, è riconosciuto un contributo
una tantum fino a 500 euro, entro il limite di 7 milioni di euro per l’anno 2020;
• per il 2020, l’applicazione dell’IVA per il commercio di quotidiani e di periodici con una forfetizzazione
del reso al 95%, in luogo dell’80% previsto in via ordinaria.
*(documento elaborato da: Confartigianato Federimpresa Cesena)